Degrado e inquinamento alla foce del fiume Alessi? Il sindaco di Squillace Pasquale Muccari dice “no” dopo le segnalazioni di questi giorni. Il fiume segna il confine tra i territori dei comuni di Squillace e Stalettì. «Gli inconvenienti che si sarebbero verificati alla foce del fiume – spiega Muccari, riferendosi alla segnalazione di sporcizia che si riverserebbe in mare – non sono addebitabili alla mia amministrazione.
Infatti, nell’immediatezza di quanto denunciato era presente sull’impianto del depuratore di località “Poveromo” il tecnico della ditta che lo gestisce, il quale ha informato l’amministrazione sul perfetto funzionamento dello stesso e del vicino impianto di sollevamento».
Il sindaco sostiene di essersi recato lui stesso più volte nel punto di scarico del depuratore constatando che le acque del fiume, nel punto parallelo all’impianto, quindi a monte della foce, erano perfettamente limpide. «Mi risulta – aggiunge Muccari – che uguali controlli sono stati operati anche dal collega sindaco di Stalettì. Ancora più a monte del citato impianto e precisamente alla confluenza con il torrente Ghetterello, la qualità delle acque risultava organoletticamente perfetta.
Preciso per correttezza che il fondale del fiume, per conoscenza diretta, a monte è di natura rocciosa, mentre a valle è arenario e che qui può determinarsi l’intorbidamento delle acque. E’ da documentare, invece, se nelle acque del mare era presente materiale organico.
Le analisi eseguite recentemente hanno escluso la presenza di inquinamento organico». Sempre secondo il sindaco di Squillace, si verifica che le correnti trasportino spesso materiale legnoso e anche aghi di pino, il cui processo di putrefazione può provocare in superficie delle chiazze di colore marrone che facilmente possono essere confuse con elementi inquinanti.
In ogni caso, le autorità competenti svolgono continuamente attività di monitoraggio. «In ultimo – conclude Muccari – è da accertare il funzionamento degli impianti di altri comuni vicini che, se mal gestiti, per il gioco delle correnti, arrecherebbero inconvenienti».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)