È stato consegnato nei giorni scorsi al Comune di Squillace il catalogo “Il Cielo d’Italia”, che ripropone le foto e la descrizione delle opere di 310 maestri ceramisti di 31 città della ceramica italiane, fra cui Squillace e gli artisti della ceramica squillacese. Ben 384 tavelle in ceramica che costituiscono il famoso “cielo d’Italia”, oggi esposto nell’Ateneo di Teramo ed una parte del quale, composto da una tavella per ciascuna città della ceramica partecipante, è stato messo in mostra al padiglione “Eataly”
dell’Expo di Milano.
Il sindaco di Squillace Pasquale Muccari, in particolare, ha consegnato ufficialmente una copia del volume alla bottega “Centro Ceramica by Mellace”, il cui titolare Franco Mellace ha realizzato la tavella con la raffigurazione del sole splendente, che poi è stata scelta per il “Cielo d’Italia” e premiata all’Expo.
Dal 1800 la famiglia Mellace ha saputo mantenere una tradizione di spicco con manufatti pregiati e unici nello stile, tramandando da padre in figlio, per generazioni, le tecniche antiche tradizionali.
I maestri Mellace (Franco e Agazio) eseguono oggetti di uso quotidiano, ingobbiati, graffiti e decorati, sculture a tutto tondo, bassorilievi, maschere, pannelli decorativi, oggetti che vanno ad ornare l’intimità delle case, le vetrine e le strade. Sono interessanti i riscontri che ottengono i ceramisti squillacesi negli spazi espositivi cui partecipano in Italia e all’estero, grazie alla presentazione di opere e oggetti che sono testimonianza di forme, decori, tecniche e stili divenuti patrimonio storico-culturale delle zone di affermata tradizione ceramica come, appunto, Squillace.
La caratteristica principale della ceramica squillacese è “l’ingobbio e il graffito”, secondo una tecnica assai simile a quella bizantina, che trae la sua origine dalla Magna Grecia e che, dopo tanti secoli, ancor oggi si tramanda, costituendo un indubbio esempio di altissima qualità e tradizione storica. La tradizione squillacese affonda le radici nei rapporti con l’Impero di Bisanzio.
La ceramica di Squillace può fregiarsi del marchio doc, a tutela della produzione con specifiche caratteristiche tecniche. Uno straordinario riconoscimento per la produzione ceramica degli artigiani di Squillace, insieme a quella degli altri comuni italiani, le cosiddette “Città della Ceramica” che sono 46 e dove è in atto un’affermata produzione di ceramica artistica e tradizionale.
La ceramica di Squillace, intanto, si prepara al nuovo appuntamento nazionale “Buongiorno Ceramica”, la manifestazione che si svolge il 16 e il 17 maggio prossimi con oltre duecento eventi nelle 46 città della ceramica italiane e che idealmente dipingerà un’Italia di bellezza e creatività.
Una grande festa di forme, smalti, colori, con protagonisti gli artigiani ceramisti.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)