Disagi nella consegna della posta a Squillace. Soprattutto nel centro storico, ma pare che il problema sussista anche nelle frazioni. Da almeno tre settimane buche delle lettere vuote nelle case della gente ed anche chi possiede la casella postale, il cui costo è abbastanza elevato, subisce lo stesso disagio. Dopo il piano di rimodulazione delle zone di recapito, varato da Poste Italiane, la problematica si è acuita.
Lettere, bollette e plichi vari destinati alle famiglie squillacese giacerebbero nel punto di recapito di Girifalco e attendono di essere consegnati agli ignari cittadini. In seguito al provvedimento adottato, la frequenza di consegna della posta si è ridotta sensibilmente, con ripercussioni negative per tutti, dai cittadini alle piccole imprese, che ricevono con grave ritardo riviste, comunicazioni pacchi e, soprattutto, bollette varie.
Il problema più grave riguarda la consegna delle bollette telefoniche, elettriche e del gas, il cui mancato pagamento comporta spesso diminuzioni o addirittura distacchi dei servizi.
Purtroppo a farne le spese sono in primo luogo gli anziani, le persone sole e gli ammalati che, non sapendo come comportarsi, rischiano di diventare morosi. Sui disagi postali intervengono anche i consiglieri comunali di opposizione Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, del gruppo “Tuttinsieme per Squillace”.
«Abbiamo accertato – affermano – che da qualche giorno ai cittadini di Squillace centro non viene recapitata la posta. Inutile sottolineare la gravità del fatto che crea seri problemi agli utenti anche perché sembra che non sia stato assunto alcun provvedimento per far fronte all’assenza del portalettere.
Riteniamo, quindi, di chiedere al sindaco di avviare con tempestività ogni iniziativa utile, rivolgendosi magari alla direzione provinciale e regionale delle Poste, per restituire ai nostri concittadini un servizio particolarmente necessario». Mesoraca e Zofrea, inoltre, chiedono al sindaco di promuovere ogni azione atta a fare installare, anche nella sede dell’ufficio postale di Squillace centro, uno sportello “Postamat”.
«Si tratta – rimarcano – di un servizio irrinunciabile che hanno ormai anche i più piccoli comuni calabresi, e che agevolerebbe soprattutto quanti, per motivi diversi, non possono spostarsi dalla città».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)