Il territorio dei comuni dell’arco centrale del golfo di Squillace è ripiombato nuovamente nel degrado, a causa dell’aggravarsi della situazione dello smaltimento dei rifiuti urbani, conseguente ai noti problemi dell’impianto tecnologico di “Alli” di Catanzaro.
Una vicenda che preoccupa nuovamente la popolazione, dopo che nei giorni scorsi vi erano stati segnali di ripresa dell’attività.
I rifiuti, invece, invadono di nuovo i cassonetti e le aree adiacenti con la situazione che ridiventa pericolosa sotto l’aspetto igienico-sanitario.
Il sindaco di Squillace Guido Rhodio, anche a nome dei colleghi degli altri comuni vicini, ha scritto un fonogramma urgente al Commissario delegato per l’emergenza ambientale, al presidente della Regione, all’assessore regionale all’Ambiente, al prefetto di Catanzaro, al presidente della Provincia, all’Asp e all’Arpacal, per esprimere «viva preoccupazione per la situazione venutasi a creare a causa del non funzionamento della discarica che non consente la raccolta dei rifiuti solidi urbani abbandonati su tutto il territorio comunale, divenuta veramente e vistosamente esplosiva e ingestibile con conseguenti problemi di natura igienica per la popolazione e per l’ambiente».
Lo stesso primo cittadino ha pregato le autorità competenti di «attivarsi urgentemente, ognuna per le proprie competenze, al fine di assumere iniziative volte alla soluzione del grave problema, che può sfociare in tensioni e pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza».
Rhodio, intanto, il 22 gennaio, ha avuto un incontro con il Commissario per l’emergenza ambientale Vincenzo Speranza, da cui ha ricevuto assicurazioni che la problematica è in via di definitiva soluzione.
Salvatore Taverniti