«Il mio desiderio è di lasciare un segno in nome di coloro che hanno dovuto abbandonare la loro terra». Lo ha affermato lo scrittore Giuseppe Mungo, emigrato da Squillace con la famiglia all’età di tre anni prima nelle zone minerarie della Sardegna e poi verso le fabbriche della Francia, dove ha svolto pure attività sindacale, inaugurando la prima installazione del percorso dei ricordi e delle emozioni. Un primo pannello in ceramica che riassume il momento della partenza dell’emigrante.
Il Comune di Squillace, nell’ambito dell’evento annuale “Squillace Day”, ha sposato il progetto “Il cammino dell’emigrante” di Mungo teso, appunto, a raccontare l’emigrazione attraverso pannelli in ceramica affissi sulla parete in cemento che cinge la trafficata strada del “Girone” nel centro storico di Squillace. su cui vengono evidenziate didascalie e disegni a colori tendenti ad evidenziare episodi o tappe di emigrazione.
L’installazione, la prima di una serie che il Comune intende realizzare nel corso dei prossimi mesi, realizzata da Decò Art e affissa dall’impresa Tolone, è stata inaugurata alla presenza dello stesso Mungo, di autorità comunali, di emigrati e di altre persone.
Per Paolo Mercurio, presidente del Consiglio comunale, «siamo stati sempre un popolo di emigranti, sempre costruttivi e ligi al dovere e abbiamo contribuito alla crescita dei luoghi in cui abbiamo lavorato». L’assessora alla cultura Mariella Trombetta ha ribadito che si fissa «un punto su questi muri che la nostra amministrazione vorrebbe decorare con altre installazioni artistiche». Giuseppe Mungo ha scritto tre libri di successo sull’emigrazione e sul suo grande desiderio di non dimenticare mai le radici calabresi.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 26 agosto 2023