E’ stato uno dei primi punti programmatici di Papa Francesco: “custodire e accogliere”.
Un invito subito raccolto da Coldiretti Calabria, arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, Movimento Cristiano Lavoratori e Azione Cattolica, che il 2 maggio hanno organizzato, a Squillace, nell’azienda agrituristica “Antica Villa Ceraso”, un incontro, tra celebrazione e festa, sulla custodia del creato e sull’accoglienza, per sottolineare che l’agricoltura è la chiave di volta per valorizzare il territorio e renderlo fruibile.
Il dibattito, moderato dal giornalista Oldani Mesoraca, capo ufficio stampa della Regione, è stato aperto dal sindaco di Squillace, Guido Rhodio, che ha parlato di «tema splendido che si dibatte in un luogo splendido che abbiamo il dovere di rendere più accessibile».
Il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci ha evidenziato che la Calabria è una terra accogliente, «ma vi è ancora troppa diversità, per cui occorre una società più giusta e coesa». Cesare Mulè, presidente emerito del Movimento Cristiano Lavoratori di Catanzaro, ha sottolineato come anche Cassiodoro, 1500 anni fa, descrisse la genuinità dei prodotti della terra di questo lembo rurale.
Per Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, occorre valorizzare l’accoglienza, rendendo il nostro territorio più fruibile, puntando ad un agroalimentare di qualità e ad un turismo sostenibile e non chiedendo solo infrastrutture, ma rispettando l’ambiente.
Secondo Francesco Chiellino, presidente dell’Azione Cattolica di Catanzaro-Squillace, occorre avviare un’azione pastorale “ad hoc” per promuovere un’alleanza tra noi e il creato, che si basi sull’utilizzo sostenibile delle risorse idriche e sul rispetto della natura. L’arcivescovo metropolita mons. Vincenzo Bertolone ha messo in risalto, oltre all’incentivazione dell’agricoltura e delle produzioni d’eccellenza da parte delle istituzioni, la necessità di una “ecologia interiore” che porti al rispetto delle cose e delle persone.
Dopo la celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo, presente anche l’assistente spirituale regionale della Coldiretti don Giuseppe Megna, l’iniziativa si è conclusa con la dimostrazione dal vivo della produzione casearia e la degustazione di pietanze contadine.
Salvatore Taverniti